Diocesi Ventimiglia – Sanremo

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Liturgia

Ricordando Mons. Barabino

5 Giugno 2017

«Il suo sorriso e la serenità che faceva trasparire non erano soltanto frutto di una dote naturale, ma quasi una rivelazione spirituale». Così monsignor Antonio Suetta ha delineato alcuni tratti della persona del vescovo Giacomo Barabino, durante l’omelia della celebrazione, ad un anno dal suo ritorno alla casa del Padre.
Ha poi poseguito il presule: «La fede e le scelte di fede sono sempre esposte alle difficoltà del tempo presente ed alle tentazioni della mentalità dominante, in cui siamo chiamati a
vivere», richiamando il significato del motto episcopale del defunto: «Firma fides».

Scomparso il 25 maggio dell’anno scorso, monsignor Barabino era nato a Livellato di Ceranesi, in provincia di Genova, il 4 aprile 1928. Ricevette l’ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1952. Nel 1953 fu scelto come segretario particolare del cardinale Giuseppe Siri. Fu vescovo di Bobbio dal 1974 al 1986 e vicario generale della diocesi di Genova fino al 1988 quando fu eletto vescovo di Ventimiglia – San Remo.

Al termine del suo ministero nella nostra diocesi scrisse nell’aprile del 2004: «Sono serenamente giunto al termine del mio servizio per la Chiesa come Vescovo e sono contento di concluderlo con voi, carissimi diocesani della Chiesa di Ventimiglia–Sanremo. Vivo con voi questo momento importante della mia vita e mi viene spontaneo di pensare ai miei 30 anni di Episcopato. Quindici anni a Ventimiglia–Sanremo, con voi e per voi: mi sono sentito subito accolto e amato. Sono venuto volentieri, sentendo che il Signore mi affidava un altro campo di lavoro e altri fratelli da amare, aiutare e, per quanto mi era possibile, guidare; vi ho subito accolti come dono dalle Sue mani. Mi sono in particolare proposto di realizzare un rapporto di fraternità con tutti i sacerdoti, i miei primi e più preziosi collaboratori: con essi ho cercato di creare legami non solo di conoscenza, ma di fraternità. Con la grazia del Signore ci siamo voluti bene e ci siamo sentiti impegnati insieme, per meglio compiere il nostro dovere. Con particolare attenzione ho seguito il Seminario, realtà essenziale per la vita della diocesi.

Ho ordinato 14 sacerdoti e sono attualmente presenti in seminario un diacono e 6 alunni. Continuerò a seguirli con la preghiera e con tanta fiducia.
In questi anni ho incontrato moltissima gente e non mi è stato difficile, grazie alla grande disponibilità che ho trovato, instaurare con tutti un rapporto di cordialità e aiuto reciproco».

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