Venerdì 4 Ottobre – Prima LECTIO DIVINA predicata dal Vescovo Antonio

Diocesi Ventimiglia – Sanremo

sito della Diocesi di Ventimiglia Sanremo

Arte Sovvenire

Grazie 8×1000 – 22 – Bussana

22 Maggio 2024

A Bussana per scoprire il cuore sacro di questa frazione 

Il SITO

La chiesa parrocchiale dedicata al Sacro Cuore di Gesù venne costruita nell’area detta Capo Marine, al margine orientale della città di Sanremo, a partire dal 1889, luogo designato per la ricostruzione del paese di Bussana vecchia, distrutto dal terremoto del 23 febbraio 1887. Il parroco di Bussana, Don Lombardi, investì del progetto della nuova chiesa l’architetto genovese Maurizio Dufour, mentre il Comune di Sanremo, da parte sua, aveva incaricato l’Ingegner Salvatore Bruno della progettazione del paese nuovo, con particolare riguardo al tracciato della viabilità ed alla ricostruzione degli edifici pubblici, ivi compresa la chiesa. I due progetti discordavano circa lo stile, le proporzioni e, conseguentemente, nei costi di realizzazione: pertanto, le esigenze di maggior solennità proposte dal parroco trovarano la netta opposizione dell’amministrazione e poterono ssere esaudite soltanto assumendo su di se’ tutto l’ìonere di condurre a termine un progetto diverso da quello approvato dalla Giunta, pur ottenendo che le fosse liquidato lo stanziamento già previsto. Nell’estate 1891 la fisionomia della chiesa era già definita: edificata in pietra e calce con coperture in ardesia di lavagna; l’ingresso prevedeva una porta ampia ad arco con una lunetta nella quale era prevista una complessa raffigurazione del Sacro Cuore di Gesù eseguita dalla ditta dei fratelli Salviati di Venezia in mosaico, sulla base del disegno di Rodolfo Morgari ideato in conformità alle indicazioni del teologo Padre G. Maria Sanna Solaro. Il frontone ad avancorpo della facciata si presentava con la trifora centrale con finestrone semicircolare, ed uno spazio sottostante dipinto da Raffaelle Resio con l’immagine dell’occhio di Dio attorniato da Angeli. Fu completato anche il campanile posto alle spalle del coro, alto una ventina di metri, a pianta quadrata, concluso da una lanterna di pianta ottagonale con il vano campane contornato da leggere e svelte colonne formanti un giro di bifore allungate, con copertura a cupola. Sopra alla cupola, il 14 dicembre 1892, fu collocata la statua in rame dorato raffigurante il Sacro Cuore di Gesù eseguita dalla Ditta Fratelli Bertarelli di Milano. La Domenica delle Palme del 1894 finalmente fu aperto al culto l’edificio trasferendovi con solenne processione le sacre effigi superstiti della Chiesa antica. Per tutta la sua vita Don Lombardi continuò instancabilmente ad abbellire la chiesa progettando egli stesso tutto il programma iconografico quale lode ed inno al Sacro Cuore di Gesù, il cui culto , propugnato da Santa Margherita Maria Alacoque, a partire dalla prima visione ricevuta nel 1673, era stato esteso da Papa Pio IX a tutta la chiesa nel 1856. Numerosi artisti d’accademia contribuirono alla sua realizzazione: Luigi Morgari, Raffaele Resio, Ludovico Pogliaghi, Cesare Zonca per citare i più noti del tempo.

L’IMMAGINE

L’iconografia del Sacro Cuore di Gesù occupa gran parte delle pareti e degli altari, tuttavia Don Lombardi volle che uno di essi fosse dedicato specificatamente alla Sacra Famiglia ed un altro, il secondo a destra, alla Madonna del Rosario. Presenta una ricca ornamentazione di gusto neorinascimentale con al centro una tela raffigurante appunto la Madonna del Rosario, eseguita nel 1905 dal pittore torinese  Luigi Morgari, già autore di parte della decorazione interna della stessa chiesa; ai lati, in nicchie, sono poste due sculture dei Santi Arcangeli Michele e Raffaele (opera di Casella), sopra, due medaglioni con S. Pio V e Giovanni d’Austria. Sulla mensa, dentro ad tempietto in onice (su disegno di Pietro  Agosti, Sanremo), è posta la scultura del Bambino Gesù di Praga. Il dipinto vede la Madonna con il bambino, al centro, su di un seggio sopraelevato, nel’atto di consegnare il Rosario a Santa Caterina da Siena, inginocchiata alla sua sinistra, mentre il Bambino lo porge a San Domenico Guzman, alla sua destra, riprendendo pertanto l’iconografia resa nota dalla devozione del Santuario di Pompei.

L’INTERVENTO DI RESTAURO 8XMILLE

Nel 2013 sono stati eseguiti i lavori di rifacimento delle facciate del Santuario , interessante da preoccupanti crettature e cadute di intonaci; nell’occasione sono  state revisionate le coperture in ardesia della chiesa, restaurato il campanile, effettuata la pulitura delle sculture degli angeli lungo la scalinata d’accesso. Particolare attenzione è stata posta al recupero del mosaico e degli affreschi della facciata principale.

APPROFONDIMENTI

https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=false&pref=cc&modalita=normale&statovis=completa&sercd=75571&part=guestesterno

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