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LECTIO DIVINA con il VESCOVO

3 Aprile 2020

Benvenuti! Qui trovate la video meditazione con i canti, la Parola di Dio e la meditazione del Vescovo Antonio per pregare questa Lectio a distanza… ma vicini nella fede e con il cuore.

Dopo il filmato per vostra comodità sono riportati i testi dei canti e della Sacra Scrittura per aiutarvi nella preghiera e nella riflessione personale.

Grazie per aver risposto a questo invito!



Canto di Inizio – Se conoscessi il dono di Dio

Il Signore ci ha salvati dai nemici nel passaggio dal mar Rosso: l’acqua che ha travolto gli Egiziani fu per noi la salvezza.

Rit. “Se conoscessi il dono di Dio
e chi è colui che ti chiede da bere, lo pregheresti tu stesso di darti quell’acqua viva che ti salverà.

Eravamo prostrati nel deserto, consumati dalla sete:
quando fu percossa la roccia, zampillò una sorgente.

Dalle mura del tempio di Dio sgorga un fiume d’acqua viva: tutto quello che l’acqua toccherà nascerà a nuova vita.

Venga a me chi ha sete e chi mi cerca, si disseti colui che in me crede:
fiumi d’acqua viva scorreranno
dal mio cuore trafitto.

Sulla croce il Figlio di Dio,
fu trafitto da una lancia:
dal cuore dell’Agnello immolato scaturì sangue ed acqua.

Chi berrà l’acqua viva che io dono, non avrà mai più sete in eterno:
in lui diventerà una sorgente zampillante per sempre.


In ascolto della Parola di Dio

Dal Secondo Libro dei Re (5, 1-19)

Nàaman, capo dell’esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la vittoria agli Aramei. Ma questo uomo prode era lebbroso. Ora bande aramee in una razzia avevano rapito dal paese di Israele una giovinetta, che era finita al servizio della moglie di Nàaman. Essa disse alla padrona: «Se il mio signore si rivolgesse al profeta che è in Samaria, certo lo libererebbe dalla lebbra». Nàaman andò a riferire al suo signore: «La giovane che proviene dal paese di Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Vacci! Io invierò una lettera al re di Israele». Quegli partì, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci vestiti. Portò la lettera al re di Israele, nella quale si diceva: «Ebbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Nàaman, mio ministro, perché tu lo curi dalla lebbra». Letta la lettera, il re di Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi mandi un lebbroso da guarire? Sì, ora potete constatare chiaramente che egli cerca pretesti contro di me».
Quando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciate le vesti? Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele». Nàaman arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Eliseo. Eliseo gli mandò un messaggero per dirgli: «Và, bagnati sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana e tu sarai guarito». Nàaman si sdegnò e se ne andò protestando: «Ecco, io pensavo: Certo, verrà fuori, si fermerà, invocherà il nome del Signore suo Dio, toccando con la mano la parte malata e sparirà la lebbra. Forse l’Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque di Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per essere guarito?». Si voltò e se ne partì adirato. Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Se il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non l’avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: bagnati e sarai guarito». Egli, allora, scese e si lavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell’uomo di Dio, e la sua carne ridivenne come la carne di un giovinetto; egli era guarito.
Tornò con tutto il seguito dall’uomo di Dio; entrò e si presentò a lui dicendo: «Ebbene, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele». Ora accetta un dono dal tuo servo». Quegli disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». Nàaman insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò. Allora Nàaman disse: «Se è no, almeno sia permesso al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne portano due muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dei, ma solo al Signore. Tuttavia il Signore perdoni il tuo servo se, quando il mio signore entra nel tempio di Rimmòn per prostrarsi, si appoggia al mio braccio e se anche io mi prostro nel tempio di Rimmòn, durante la sua adorazione nel tempio di Rimmòn; il Signore perdoni il tuo servo per questa azione». Quegli disse: «Và in pace». Partì da lui e fece un bel tratto di strada.


Meditazione del Vescovo


Canto Conclusivo – Chiesa del Risorto

Chiesa che nasci dalla Croce,
dal fianco aperto del Signore,
dal nuovo Adamo sei plasmata,
sposa di grazia nella santità.

Chiesa che vivi della Pasqua,
sei dallo Spirito redenta,
vivificata dall’amore,
resa feconda nella carità.

RIT. DAL CROCIFISSO RISORTO
NASCE LA SPERANZA,
DALLE SUE PIAGHE LA SALVEZZA,
NELLA SUA LUCE NOI CAMMINEREMO,
CHIESA REDENTA DAL SUO AMORE.

Chiesa che annunci il Vangelo,
sei testimone di speranza
con la Parola del Dio vivo,
in mezzo al mondo nella verità.

Chiesa che vivi nella fede,
rigenerata dalla grazia,
stirpe regale, gente santa,
sei per il mondo segno di unità.
RIT.

Chiesa fondata nell’amore,
sei tempio santo del Signore,
edificata dai tuoi santi
tu sei speranza dell’umanità.

Chiesa mandata per il mondo
ad annunciare la salvezza,
porti la grazia ad ogni uomo
e lo conduci alla santità.
RIT.

Chiesa in cammino verso Cristo
nella speranza e nella fede,
tu sfidi il mondo con l’amore,
tu vinci il male con la verità.

Canta con gioia il tuo Creatore,
loda per sempre la sua grazia,
tu dallo Spirito redenta
sposa di Cristo nella carità.

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