Ex Convento Domenicani Taggia – Venerdì 20 maggio 2022
La pace si costruisce compiendo piccoli atti di pace che il singolo cristiano può coltivare all’interno del proprio vissuto.
Questo il messaggio nelle parole di Monsignor Antonio Suetta durante la celebrazione che si è svolta presso il Convento dei Domenicani di Taggia venerdì 20 maggio.
La comunità ucraina che qui ha trovato asilo, magistralmente coordinata da Francesco e da don Alessandro Bertone, è stata il tramite che ha reso le parole del vescovo realtà.
Ebbene non c’è voluto l’occhio di un esperto per cogliere l’atmosfera di pace, condivisione e fratellanza che si è venuta a creare ieri sera.
Un nutrito numero di associazioni che lavorano incessantemente ogni giorno nell’ombra hanno preso parte alla celebrazione eucaristica vestendo la dedizione e la dignità nei colori sgargianti delle divise assieme alle confraternite, ai rappresentanti delle istituzioni e a molti sacerdoti.
Tutti sono stati citati e ringraziati uno ad uno.
Ed è stata proprio una festa di ringraziamento quella che è seguita nel giardino del convento:
ognuno ha potuto portare qualcosa per il banchetto, ma i grazie erano per tutti coloro che nell’ombra avevano già portato: i medici, i farmacisti, i commercianti, gli educatori, tutta una comunità che non si è risparmiata nel compiere il proprio gesto di accoglienza e di pace .
E poi un momento di commozione, la musica che unisce, che crea ponti, che parla un linguaggio universale : la comunità che intona l’inno ucraino sulle note suonate dai musicisti della “Giovane orchestra note libere”.
Questo è stato il gesto di pace che i ragazzi hanno dedicato al popolo ucraino, una serata di musica e di leggerezza che, con il valore aggiunto delle ginnaste, ha contribuito a regalarci un messaggio di grazia, di bellezza e di speranza.
Il mondo sarà un posto migliore se ci educheremo a riconoscere questi miracoli che accadono così vicini a noi e a farne eco .
Maria Angela Avegno
Foto di Francesco Sacco