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Sposarsi in Chiesa

13 Febbraio 2017

«Il matrimonio è meraviglioso: dagli il tempo che merita».
Con questo slogan la diocesi di Ventimiglia-San Remo vuole dire a tutti gli innamorati che vorranno ricevere il sacramento del matrimonio che per effettuare una scelta consapevole occorre tempo.
I fidanzati avranno sicuramente già affrontato un percorso personale di discernimento, ma spesso, fra le coppie che
chiedono il sacramento c’è ancora un importante cammino di approfondimento da percorrere rispetto alla scelta religiosa e sacramentale.
Per la Chiesa il sacramento del matrimonio, e quello dell’ordine (sacerdozio), sono i due pilastri su cui si fonda l’annuncio di amore di Dio per l’uomo.
Troppo spesso gli sposi non sono assolutamente consapevoli del significato del sacramento che hanno ricevuto e pur vivendo un buon matrimonio, rinunciano alla ricchezza che il sacramento porta con sé.
Il matrimonio civile e quello sacramentale hanno tanti aspetti in comune. Entrambi si fondano sull’amore della coppia, prevedono la possibilità di dare continuità con i figli, di accudirli ed educarli. Ci sono però caratteristiche che sono proprie del sacramento.
L’amore fra l’uomo e la donna diventa capace dello stesso amore di Dio per l’uomo e ne diventa immagine, nella sua fedeltà, indissolubilità e totalità.
C’è quindi bisogno di un cammino di consapevolezza, quello che la nostra diocesi vuole offrire ai futuri sposi.
Un cammino di un anno che inizia con alcuni incontri di introduzione al tema e che prosegue con l’accompagnamento spirituale di un sacerdote e di una o più coppie di sposi.
Nello stesso tempo si chiede ai futuri sposi di inserirsi e crescere all’interno della propria parrocchia, vivendo la vita della comunità.
Il consultorio familiare ha inoltre preparato una serie di incontri che affrontano ognuno una tematica pratica della vita di coppia: diritti e doveri dei coniugi, gestione del conflitto, comunicazione, metodi naturali di regolazione della fertilità ed altri argomenti ancora, eventualmente suggeriti dalle stesse coppie.
Infine, circa due mesi prima del matrimonio, sono previsti un paio di incontri con il sacerdote che celebrerà il matrimonio, per preparare con la dovuta cura e consapevolezza il rito, ricco di segni e significati profondi.
Generalmente i fidanzati che scoprono le caratteristiche proprie del sacramento restano inizialmente stupefatti, quasi increduli, non avendo idea della portata di ciò che stanno chiedendo, ma poi si entusiasmano rispetto alla consistenza della vita che viene a loro proposta nella fede.
Le parrocchie e le coppie di sposi che svolgono il servizio di accompagnamento dei fidanzati con i loro sacerdoti, hanno una grossa responsabilità, ma anche una missione meravigliosa, trasmettere la fecondità di Gesù ai fidanzati.
Non è certo, oggi, un compito semplice, ma nello stesso tempo è un momento di grande opportunità, nel quale siamo chiamati alla creatività, alla fiducia nello Spirito Santo ed alla competenza.
Per questo motivo il servizio di pastorale familiare della diocesi sta lavorando, con il sostegno della preghiera, alla verifica dell’efficacia del percorso, in un confronto collegiale con tutti gli operatori ed allo studio di specifici momenti formativi. Inoltre, su richiesta del vescovo, Antonio Suetta, gli uffici di pastorale familiare, catechistico e di pastorale giovanile, lavoreranno insieme in sinergia, per aiutare le coppie di giovani fidanzati a vivere ognuno la relazione con l’altro nella consapevolezza che, entrambi, seppur singoli individui, sono chiamati a diventare «una carne sola».

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